Il Coordinamento comasco per la pace nell’assemblea del 27 giugno ha deliberato una forte presa di posizione per contribuire a fronteggiare il cambiamento climatico. Chiesta ai Comuni aderenti la Dichiarazione di emergenza climatica. Deliberata dal Consiglio una sottoscrizione per la Sea watch per evidenziare la piena solidarietà e partecipazione del sodalizio che raccoglie Amministrazioni comunali e associazioni alla vicenda che vede la capitana della nave assurdamente e ingiustamente colpita da autorità inumane che violano il diritto internazionale, la Costituzione, i Diritti umani.

Nel corso dell’assemblea del Coordinamento comasco per la Pace nella serata del 27 Giugno, è stato ospitato l’intervento di Roberto Adduci di Fridays for future Como.
A nome dei tanti attivisti, per lo più giovani e giovanissimi, che si stanno battendo perché si affronti con urgenza la crisi ecologica in atto, egli ha illustrato i valori che muovono il movimento, le sue linee programmatiche e gli appuntamenti più prossimi. In particolare è stata sottolineata l’importanza da parte delle istituzioni di dichiarare l’emergenza climatica, come fatto da diversi stati, regioni e città ovunque nel mondo: non si può sperare di contrastare questo enorme problema senza riconoscerne l’esistenza e, appunto, l’enormità.
All’intervento di Roberto è seguito il voto della mozione, presentata dal circolo Arci ecoinformazioni, che riportiamo di seguito:
«Il Coordinamento comasco per la pace, ricordando come i disastri ambientali frutto di scelte suicide di consumismo e disprezzo del futuro sono causa e concausa di guerre, chiede ai comuni aderenti di dichiarare l’emergenza climatica e alle associazioni aderenti di sostenere questa iniziativa. Delibera inoltre l’impegno  a organizzare incontri nei comuni del territorio per illustrare scientificamente l’attuale situazione ambientale globale».
La mozione è stata approvata senza alcun voto contrario.
«Invece di cercare la speranza, cerchiamo l’azione. Quando iniziamo ad agire, la speranza è ovunque». [Greta Thunberg]