
Si apre allo Spazio Gloria dell’Arci Xanadù di Como in via Varesina 72 l’undicesimo Convegno del Coordinamento comasco per la Pace Liberté, fraternité, legalità. Non c’è Pace senza diritto. La tre giorni pacifista inizia mercoledì 10 alle 21, continua sabato 13 alle 9, con la sessione dedicata alle scuole, e alle 17.30 con Le donne e la lotta contro la mafia per concludersi domenica mattina con i seminari Verso libera e Lavoro nero e nel pomeriggio dalle 14.30 con Non c’è Pace senza diritto.
L’iniziativa organizzata dal Coordinamento comasco per la Pace con Arci, provinciale regionale, Libera, regionale e nazionale, Associazione per il volontariato comasco – Centro servizi per il volontariato, Acli, Ipsia, Fillea – Cgil, Soci Coop, in collaborazione con Regione Lombardia e Provincia di Como, raccoglierà gli interventi di una serie di relatori e relatrici di cui di seguito forniamo una breve scheda.
Moni Ovadia è attore teatrale, cantante e compositore. Nel suo percorso artistico si è dedicato prevalentemente al recupero e alla rielaborazione del patrimonio artistico, letterario e musicale degli ebrei dell’Europa orientale. Ma ha anche costantemente operato a fianco di rom e sinti, che a luglio di quest’anno ha candidato al premio Nobel per la Pace.
Giorgio Bezzecchi è vicepresidente nazionale dell’Opera Nomadi.
Daniele Biacchessi è giornalista, scrittore, autore, regista e interprete di teatro civile.
Gaetano Liguori, pianista e compositore da sempre impegnato al fianco di Carovana antimafie di cui anche quest’anno è testimonial e a cui ha dedicato una sua composizione che eseguirà dal vivo al Convegno domenica 14 alle 18.
Calogero Parisi, dell’Arci, presidente della cooperativa Lavoro e non solo. Ha collaborato a Carovana Antimafie fin dalla prima edizione.
Michela Buscemi, la più grande di otto fratelli e sorelle. Suo fratello Salvatore fu ucciso nel 1979 dalla mafia per aver venduto sigarette di contrabbando senza aver chiesto il permesso dei boss. Un fratello più giovane, Rodolfo, fu assassinato per impedirgli di vendicare la morte del fratello. Al maxiprocesso svoltosi nel 1985-86 testimoniò contro gli assassini, ma fu costretta a ritrattare per le minacce ricevute circa la vita della sua bambina di sei anni. Dopo la testimonianza, sua madre interruppe ogni rapporto con lei e suo marito perse il lavoro. È un’attiva sostenitrice della lotta contro la mafia.
Vincenzo Linarello, portavoce di Comunità libere, presidente del Consorzio sociale Goel (il nome ha radici bibliche e sta a significare liberazione e riscatto) che ha sede a Gioiosa Jonica (Rc).
Mario Caniglia, imprenditore siciliano, costretto ad una vita sotto scorta per aver denunciato le persone che gli chiedevano il pizzo e aver determinato il loro arresto. Allo Stato, che gli aveva offerto un programma di protezione con un’altra identità, ha risposto: «Se ne devono andare loro, io sono di Scordia e rimango qui».
Enza Rando è vicepresidente dell’associazione Libera e avvocato di Avviso pubblico. È stata vicesindaco di Niscemi, primo Comune italiano sciolto per mafia.
Nando Dalla Chiesa, sociologo dell’economia, insegna a Scienze politiche di Milano. Scrittore e collaboratore di diversi giornali, autore di Le ribelli, Storie di donne che hanno sfidato la Mafia per amore, editore Melampo. È presidente onorario di Libera.
Maurizio Aliffi, Francesco D’Auria, Simone Mauri, musicisti. Accompagnano il convegno dalla seconda edizione (1998).
Massimo Brugnoli, giornalista, redattore della rivista AntimafiaDuemila.
Lorenzo Frigerio, dell’ufficio di presidenza nazionale e referente per la regione Lombardia di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
Franco De Alessandri, segretario Generale Fillea – Cgil Lombardia.
Don Luigi Ciotti, sacerdote da sempre attivo nella lotta alla mafia, fondatore di Libera.
Lorenzo Baldo, giornalista direttore della rivista AntimafiaDuemila.
Luigi Lucenti, presidenza di Arci Lombardia.
Antonio Ingoia è uno dei magistrati di punta della Procura della Repubblica di Palermo. [Da ecoinformazioni]