Come previsto, il Cda del Coordinamento comasco per la Pace nella sua riunione di mercoledì 28 ottobre ha respinto la richiesta di espulsione del Comune di Cantù avanzata da Luca Marchiò e sostenuta dall’Anpi e dal Prc. Il documento, approvato all’unanimità dall’organo direttivo del sodalizio pacifista lariano, annuncia l’uscita nei prossimi giorni di una presa di posizione più ampia nella quale saranno rese pubbliche le motivazioni del’”assoluzione” del Comune di Cantù.
Sembrano invece ancora aperte tutte le ipotesi circa l’adozione o meno da parte del CcP di interventi attivi e propositivi per evitare che un Comune possa tranquillamente vivere la terribile contraddizione di praticare contemporaneamente accoglienza dell’eversione nera e pacifismo, disponibilità a considerare paradossalmente ammissibili posizioni razziste e violente considerandole follemente coniugabili con legalità, Diritti umani e nonviolenza. Si tratta di un terreno decisivo per l’identità stessa del Coordinamento che potrà impegnarsi o rinunciare a svolgere un ruolo attivo per evitare che la barbarie nazifascista incautamente fatta attecchire a Cantù si propaghi ad altri Comuni della provincia. Leggi il testo integrale del comunicato del Cda del CcP.