Anche nel capoluogo lariano è nato il Comitato comasco per la campagna nazionale per i diritti di cittadinanza e il diritto di voto
«Si può essere nati in Italia ma non essere considerati italiani – spiega una nota stampa –. Questo succede a chi ha i genitori di origine straniera, è nato e cresciuto qui, ma solo compiuti i 18 anni può chiedere la cittadinanza. Se fosse nato in America, sarebbe americano».
«L’Italia dà lavoro agli stranieri e per lavoro ne consente la regolarizzazione – prosegue lo scritto –. Anche il lavoratore straniero paga le tasse ma non può scegliere chi deve amministrare la città in cui vive. La Convenzione sulla partecipazione di Strasburgo prevede che possa votare».
Per questo il comitato L’Italia sono anch’io ha lanciato una raccolta per presentare in Parlamento due proposte di Legge di iniziativa popolare: per riformare la normativa sulla cittadinanza assegnando allo ius soli un ruolo di primario rilievo; per riconoscere ai migranti regolari il diritto di voto nelle consultazioni elettorali locali.
A questa proposta hanno aderito sino ad ora Acli, Arci, Aspem, Associazione Interetnica 3 Febbraio, Caritas, CgilL, Coordinamento comasco per la Pace, Ipsia Acli, Trapeirus di Emmanus.
Per informazioni e adesioni da parte di associazioni tel. 031.264921 o e-mail como@arci.it.