
Lucia Viscardi, aprrezzatissima relatrice insieme a Nicola Giusti al Convegno Se vuoi la Pace perepara la Pace, ritorna sulla sua esperienza al Meeting 1000 giovani per la Pace del settembre 2011 in Umbria. Un’occasione davvero formativa che ha raccolto ben più dei mille giovani attessi raggiungendo addirittura le quattromila presenze. Presto on line il video con gli interventi di Lucia Viscardi e Nicola Giusti al Convegno del CcP.
Il meeting dei Mille giovani per la Pace è stata per noi un’esperienza significativa e profonda. Nonostante abbiamo partecipato soltanto ad una giornata del Meeting, è risultata comunque incisiva nei suoi contenuti. Siamo arrivati a Perugia la mattina del 24 settembre, e abbiamo subito preso parte ai laboratori e ai seminari che ci venivano proposti: la prima parte della mattinata è stata dedicata ad un seminario sulla situazione di Israele e Palestina, e le problematiche complessissime che riguardano quei paesi sono state trattate da diverse personalità sia italiane che originarie e operanti in quei territori. Interessante è stato per noi l’incontro con alcuni giovani abitanti di Gaza, venuti in Italia per frequentare l’università, con cui abbiamo potuto scambiare diverse riflessioni. Durante la seconda parte della mattina invece abbiamo scelto di frequentare un laboratorio tenuto dai giovani dell’Mfe, il Movimento Federalista Europeo: già interessati alla loro realtà e al loro pensiero, abbiamo preso parte al laboratorio per conoscerli meglio e siamo rimasti colpiti dal livello altissimo di riflessione politica che aveva il dibattito. L’obiettivo del laboratorio era sperimentare la produzione di un documento che avremmo dovuto stilare e approvare insieme, sollevando mozioni a favore o contrarie agli articoli del documento e proponendo soluzioni alternative: un procedimento che difficilmente avremmo potuto sperimentare altrove, un vero e proprio laboratorio politico.
La conclusione del Meeting si è invece svolta nel pomeriggio, ed è consistita in un grande spettacolo che ha riunito sotto il palco tutti i partecipanti del Meeting: si sono susseguiti interventi di personalità vicine alla Marcia della Pace e impegnati nella promozione di politiche di pace, di ogni provenienza: erano presenti don Luigi Ciotti, fondatore dei Libera, Filippo Grandi, Commissario generale all’Onu per la questione Palestinese (Unrwa), due lavoratrice dell’Ex Eutelia, il direttore di Rainews Corradino Mineo, Kizito Sesana, missionario, e ancora giornalisti, un dirigente scolastico, l’assessore alla Regione Puglia, personalità di ogni orientamento, tutti a sostegno delle politiche di Pace che la Marcia sviluppa da ormai 50 anni.
Questo è stato un momento particolarmente intenso, che si è protratto fino alla sera. L’ambiente stesso del Meeting era d’altronde molto coinvolgente: tutti i partecipanti erano accampati nei locali della fiera di Perugia, enormi capannoni dotati solo dei servizi igienici, che ci hanno costretti ad arrangiarci con sacchi a pelo e materassini, sistemazione precaria che però ha contribuito a creare un clima familiare, di condivisione e serenità. Durante la notte poche sono state le ore di sonno, sostituite dallo scambio di chiacchiere, opinioni, canzoni e risate con gli altri ragazzi che avevamo potuto conoscere durante il giorno o che si riunivano spontaneamente in gruppi per suonare o per discutere. Anche questo ha contribuito a lasciarci un ricordo più che piacevole del Meeting.
Punto di forza del Meeting è stato, a nostro avviso, l’essersi fatto contenitore e strumento di temi diversissimi, anche lontani dal concetto di pace, come quello della politica, dell’ambiente, dell’informazione, ma che sono necessari perché nasca in ogni uomo spirito critico e senso della comunità e dell’umano. Questo è segno della consapevolezza che sta sotto all’organizzazione del Meeting di Perugia: quella cioè che per costruire la pace servono innanzitutto persone consapevoli, attive, sostenitrici dei valori della giustizia, dell’ecologia, della libertà, che sono necessari alla costruzione della pace.
Dopo l’esperienza del Meeting si poteva così affrontare la Marcia preparati e consapevoli del perché si stia marciando, con una tale preparazione la marcia poteva assumere per ciascuno un significato diverso, a seconda delle aspirazioni, dei sogni, delle conoscenze che personalmente si stavano mettendo in gioco.
Una frase di Aldo Capitini ci sembra che riassuma bene lo spirito che ha ispirato il Meeting e la Marcia della Pace: «Risolvere sulla terra il problema della vita». È un tentativo che abbiamo fortemente sentito come in atto, presente, tenuto vivo da tutti coloro che in questa occasione abbiamo incontrato. [Lucia Viscardi per ecoinformazioni]