
Sarà con tutta probabilità approvata la delibera di adesione del Comune di Como al Coordinamento comasco per la Pace. Un evento importante che riporta la città nel percorso storico che l’ha voluta Messaggera di Pace e sede del Monumento alla resistenza europea. Finalmente sarà sanata una ferita morale che aveva visto l’amministrazione comunale lariana incapace di cogliere il valore universale della Pace e della nonviolenza, dei Diritti umani e del rifiuto delle armi come strumento di risoluzione dei conflitti.
I centrodestra lariani si sono colpevolmente attardati per troppi anni – mentre proprio nella città capoluogo si svolgevano importanti iniziative anche internazionali del Coordinamento comasco per la Pace – in vacue argomentazioni sulla pretesa faziosità del sodalizio pacifista lariano che sempre si è schierato contro tutte le guerre e ogni forma di violenza e già raccoglie un’ottantina tra amministrazioni comunali e associazioni del territorio lariano. Oggi, anche grazie all’azione del presidente del Consiglio comunale Francesco Fragolino, è possibile ritrovare unità al di là delle specifiche appartenenze partitiche e compiere una scelta di civiltà. I pacifisti lariani attendono con trepidazione e ottimismo le decisioni del Consiglio comunale del 4 marzo sicuri che a dare sostegno alla Pace contribuiranno i gruppi della maggioranza di centrosinistra e molti altri consiglieri.